raccolta di collegamenti e qualche appunto su questioni di diritto dell'informatica, sicurezza, morale...

giovedì 24 aprile 2008

Isterismo in Gran Bretagna minaccia la libertà di parola in rete

http://www.nexus.it/alcei/ita/iniziati/alert02.htm

Isterismo in Gran Bretagna minaccia
la libertà di parola in rete
Nel numero del 25 agosto del settimanale "Observer" è apparso, con titolo in prima pagina, un servizio senzazionalistico sulla pornografia infantile nell'Internet, in cui si accusavano falsamente due Internet Service Provider, Clive Feather di Demon UK (un provider a servizio completo) e Johan Helsingius dell'anon.penet.fi (un "anonymous remailer") di essere coinvolti nella distribuzione di materiale pornografico. Perché queste accuse? Demon UK aveva rifiutato di eliminare una serie di newsgroup di argomento sessuale, che erano stati identificati dalle autorità britanniche come possibili fonti di pornografia infantile; anon.penet.fi era stata identificata, senza alcuna prova di tale arbitraria affermazione, come una fonte del "90% della pornografia infantile nell'internet".

In realtà Demon UK semplicemente accettava il fatto che gli Internet Service Provider (ISP) non possono controllare i dati che attraversano i loro sistemi, o assumere la responsabilità del loro contenuto, più di quanto il servizio postale possa essere responsabile di ciò che viene spedito con la posta tradizionale.

E Helsingius, contrariamente a ciò che affermava l'Observer, da molto tempo aveva limitato la dimensione dei file che si potevano trasmettere attraverso anon.penet.fi, così eliminando la possibilità che si potessero scambiare file binari contenenti immagini.

Questo caso è estremo, ma non mancano i precedenti: molto è stato scritto tentando di associare l'Internet con coloro che producono e distribuiscono pornografia infantile, e ci sono stati molti tentativi di considerare gli ISP responsabili per contenuti criticabili o illegali.

Gli ISP non sono fornitori di contenuti; trasmettono contenuti forniti dai loro utenti. È estraneo al ruolo del provider verificare, controllare o tentare di togliere contenuti che possono suscitare obiezioni. Il fatto è che ogni tentativo da parte di un ISP di bloccare un particolare tipo di contenuti sarebbe alla fine inutile, perché i fornitori di quei contenuti troverebbero semplicemente altri canali di distribuzione.

Inoltre, è un errore pensare che l'Internet non abbia regole, e sia favorevole allo scambio di materiali inopportuni. Il fatto è che l'Internet è una "comunità virtuale" di utenti con una propria cultura, che comprende molte opinioni diverse ma trova consenso in una forte opposizione allo sfruttamento dei bambini; infatti molti utenti Internet hanno collaborato ad attività intese a identificare chi produce e distribuisce pornografia infantile.

Sommario:
La violenza contro i bambini, e il loro sfruttamento, sono problemi reali che richiedono una risposta attiva; ma rifiutiamo energicamente ogni tentativo di limitare il libero e aperto scambio di informazioni nell'Internet nella falsa convinzione che restrizioni del flusso di informazioni possano proteggere i bambini contro gli abusi. Appoggiamo Demon UK ed anon.penet.fi (che Helsingius ha chiuso), e deploriamo il tentativo diffamatorio dell'Observer di far apparire rispettabili provider Internet come la "causa" di un problema del quale non hanno alcuna responsabilità.

Il servizio dell'Observer non è il primo del suo genere: è un esempio di una continua confusione di idee su un nuovo e complesso mezzo di comunicazione. Purtroppo questo malinteso è divenuto un problema mondiale, rappresentato da norme restrittive attuate o proposte, oltre che da informazioni errate diffuse dalla stampa.

L'Internet può essere definito con queste analogie:

* L'Internet è un vasto sistema di corrispondenza, come un servizio postale.
Sareste in favore di una legge che obbligasse le autorità postali ad aprire ogni busta e controllare l'accettabilità del contenuto?

* L'Internet è un'immensa biblioteca.
Sareste in favore di una legge che limiti le informazioni fornite dalle biblioteche?

* L'Internet è formata da un gran numero di comunità virtuali.
Sareste in favore di una legge che ordinasse sistematiche perquisizioni nella vostra comunità?

La nostra posizione:
Misure come queste legherebbero le mani a tutti per i misfatti di pochi. È molto più ragionevole identificare e affrontare le fonti della pornografia infantile che impedire il flusso di dati nell'Internet. L'imposizione di censure e di ulteriori restrizioni agli ISP non risolverebbe il problema esistente, ma creerebbe un nuovo problema, una barriera al libero e democratico scambio di idee.

Per contatti stampa, e per ulteriori informazioni sull'Internet, vedi le homepage delle organizzazioni che firmano questo messaggio:

ALCEI - Electronic Frontiers Italy

* http://www.nexus.it/alcei

American Civil Liberties Union (ACLU)

* http://www.aclu.org/

CITADEL-Electronic Frontier France

* http://www.imaginet.fr/~mose/citadel/

CommUnity (UK)

* http://www.community.org.uk/

EFF (USA)

* http://www.eff.org/

EFF-Austin (USA)

* http://www.eff-austin.org/

Electronic Frontier Canada

* http://www.efc.ca/

Electronic Frontiers Australia

* http://www.efa.org.au/

Electronic Frontiers Houston (USA)

* http://www.efh.org/

Elektronisk Forpost Norge (Electronic Frontier Norway)

* http://www.sn.no/~efn/

Fronteras Electronicas España (Electronic Frontiers Spain)

* http://www.lander.es/~jlmartin/

HotWired

* http://www.hotwired.com/